Le commissioni non sono state costituite, i grillini protestano e occupano le Camere, e nel frattempo le commissioni speciali proseguono l’esame dei provvedimenti più urgenti. Al Senato è arrivato il via libera al provvedimento esodati: Il decreto che dà il via libera alle richieste per i 10mila salvaguardati previsti dalla legge di stabilità dovrebbe essere pronto martedì 16, secondo quanto riferito dallo stesso ministro. Sono iniziate in seduta congiunta le audizioni sul decreto per il pagamento dei debiti della PA nei confronti delle aziende, approvato in Cdm sabato scorso, mentre la riforma in materia sanitaria è stata approvata dall’aula del Senato ed è ora arrivata alla Camera. Intanto il Consiglio dei Ministri, riunitosi mercoledì, ha approvato il documento di economia e finanza per il 2013.
Intanto sono passati quasi cinquanta giorni dall’elezione, non c’è un Governo, e bisogna eleggere il presidente della Repubblica, le cui votazioni iniziano giovedì prossimo. Ne pomeriggio di venerdì al Quirinale si sono riuniti (e poi sciolti) i due gruppi di saggi, convocati da Napolitano, per avanzare una serie di proposte su legge elettorale, giustizia, lavoro, riforme: un pacchetto di punti bene precisi, in definitiva, su cui far convergere i partiti per arrivare a un’intesa che dia finalmente inizio alla legislatura. E proprio ai partiti si è appellato il capo di Stato per la formazione del nuovo governo: “La parola e le decisioni toccano alle forze politiche e starà al mio successore trarne le conclusioni”, ha detto Napolitano, spiegando l’impossibilità di ripercorrere la strada che ha portato al Governo Monti, da lui appunto voluto. Nel frattempo le prove di dialogo Pd-Pdl vanno avanti, tanto che c’è chi – come Casini – ipotizza che l’alleanza sia già compiuta. Mentre Bersani dialoga con Berlusconi, D’Alema incontra Renzi, dopo le accese polemiche dei tempi delle primarie: è stato un errore escludere il sindaco di Firenze dai grandi elettori, ha sottolineato, confutando però la teoria della telefonata da Roma che Renzi sostiene, scontrandosi col partito. Nel frattempo il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca presenta il suo manifesto per un nuovo partito: una cinquantina di pagine ordinate per capitoli, piuttosto corposi, per dare un’idea di quello che vorrebbe fosse il Pd, in vista del prossimo congresso in cui Barca ha chiaramente intenzione di far sentire la sua voce.
Tra tensioni e aspirazioni personali, la partita del Quirinale è tutt’altro che risolta, mentre ogni giorno muta la lista dei papabili – Violante, D’Alema, Amato, Prodi, lo stesso Bersani – anche in base alle possibilità dell’alleanza del Pd con il Pdl o con il M5S. Il quale, dal canto suo, si era chiamato fuori dal gioco delle trattative indicendo le “quirinarie”, annullate però venerdì per un attacco hacker al sito di Beppe Grillo.
Quadro economico
Spread intorno ai 310 punti base e Borse in calo, venerdì, quando si diffonde la voce che Cipro avrebbe richiesto nuovi aiuti all’Ue, voce comunque smentita da Nicosia dove affermano che non si trata di nuovi soldi quanto piuttosto della velocità di elargizione di quelli già annunciati. Il piano per il salvataggio di Cipro diventa comunque più costoso: da 17 si è passati a 23 miliardi.
Intanto l’Istat fa sapere che il tasso d’inflazione annuo si è dimezzato nell’arco di sei mesi, scendendo all’1,6% di marzo dal 3,2% di settembre, tornando ai livelli di settembre 2010, mentre la disoccupazione è arrivata al 12% a febbraio, raggiungendo livelli senza precedenti. I calcoli sui conti pubblici, invece, fanno temere una nuova manovra correttiva entro il 2015.
Quadro Europeo e Internazionale
Un rapporto della Commissione europea punta ancora il dito contro l’Italia, spiegando che il Paese rimane vulnerabile a causa degli improvvisi cambiamenti degli umori dei mercati e parlava di potenziali ripercussioni economiche e finanziarie considerevoli per l’Eurozona da parte di undici Paesi nei quali sussistono squilibri macroeconomici: quest’ultimo punto è stato immediatamente smentito dal premier Monti, che ha negato possibilità di contagio dall’Italia.
Intanto proseguono i contatti tra Usa e Corea del Nord, dopo le minacce di attacco nucleare della settimana scorsa. Il presidente Obama ha infatti chiesto ha chiesto a Pyongyang di rinunciare a ogni proposito di guerra, aggiungendo che proteggerà il Paese con ogni misura necessaria, ma anche che è sua intenzione risolvere la crisi attraverso la diplomazia.